fanghi

 

Fanghi

I fanghi sono utilizzati a scopo terapeutico sotto forma di impacchi e sono costituiti da una mescolanza, naturale od artificiale, di acqua minerale con materie organiche e/o inorganiche. Vengono classificati secondo la componente solida di origine, l'acqua minerale e le condizioni di maturazione. Alcuni vengono utilizzati direttamente come si trovano in natura; altri, quelli artificiali devono essere preparati miscelando le due componenti solida e liquida. La componente inorganica dei fanghi è costituita principalmente da argilla, minerali come silicati e idrati di alluminio colloidale, sotto forma di granuli estremamente fini. La componente organica comprende: microflora (batteri, alghe, diatomee, protozoi), microfauna, humus, composti humo-minerali ed altri componenti organici di diversa natura derivanti principalmente dalla fase di maturazione dei fanghi stessi o dal loro precedente utilizzo (detriti cellulari, secrezioni). Nella parte liquida distinguiamo l'acqua contenuta nel fango vergine (acqua che impregna il fango nel giacimento di origine) dall'acqua minerale nel quale viene fatto maturare il fango. Per i fanghi sorgivi o di salsa non sussiste tale differenziazione. Le acque minerali, oltre che con i mineralizzatori, contribuiscono al processo di maturazione anche attraverso l'apporto di microorganismi ed alghe (componente organica).

Gli effetti dei fanghi vengono suddivisi in locali (azioni svolte a livello della sede di applicazione) e generali (azioni a livello di tutto l'organismo).
Gli effetti principali della fangoterapia sono:
• azione antinfiammatoria
• azione analgesica
• azione miorilassante
• azione eutrofica
• aumento della resistenza verso gli agenti patogeni
• azione di stimolo sui processi metabolici
• effetti sulla cenestesi generale

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